10 anni con Kate Bush fotografie rare scattate al culmine della sua carriera
Dal suo debutto con il singolo Wuthering Heights che ha raggiunto il numero uno delle classifiche UK nel 1978, Kate Bush è stata oggetto di adulazione e devozione.
Anche se il suo successo commerciale ormai è diminuito, la stima per Kate Bush è solo aumentata.
Guido Harari le ha dedicato un libro; The Kate Inside, con oltre 200 immagini inedite, che riporta in vita il decennio più affascinante della carriera della cantante.
Harari incontrò per la prima volta Kate nel 1982 quando stava promuovendo The Dreaming, in Italia, con due delle sue ballerine, Gary Hurst e Douglas McNicol.
È rimasta molto colpita dal mio fotolibro di Lindsay Kemp
Ha accettato di essere fotografata nel suo hotel dopo la performance televisiva. Sempre in fase di trucco e trucco, ha immediatamente accettato di “esibirsi” per la mia macchina fotografica.
Diversamente da molti suoi contemporanei, Kate non è mai stata oggetto di ripescaggi continui delle sue opere o di inediti per soddisfare la domanda di nuovi prodotti, tipo un ennesimo cofanetto dei Pink Floyd da venedere per 400 €!
Persino il video realizzato per Before the Dawn ha visto la luce molti anni dopo.
Glenys Groves, uno dei due coristi di supporto al tour di Kate nel 1979, ha dedicato un capitolo a questa esperienza nel suo recente libro di memorie; Ballads, Songs and Snatches guadagnandosi così il risentitimeno di alcuni fan della Bush.
Tornando ad Harari, per essere onesti, nel suo libro sono presenti alcune immagini piuttosto stupefacenti, scatti maestralmente realizzati di messe in scena con tutti i tipi di costumi esotici e di maquillage, ma anche scatti più schietti, dietro le quinte, come quello in cui si riposa con i bigodini in testa, mentre il suo mentore Lindsay Kemp, l’uomo che lei ha descritto come “l’artista più originale di sempre”, si comporta in modo stravagante.
Ha inoltre realizzato immagini promozionali per Hounds of Love nel 1985, l’album che rimane il best-seller di Bush e che ha generato hit come Running up that Hill e Cloudbusting.
Otto anni dopo aver raggiunto un alto livello commerciale e artistico, Harari ha anche documentato la realizzazione di The Line, the Cross and the Curve, uno “stolto” video cinematografico di 45 minuti basato su canzoni dell’album The Red Shoes, video, che la stessa Bush avrebbe successivamente definito “un peso di bollocks” anche se tuttavia, il design artistico, i costumi e il trucco sono incantevoli.
Quello fu in effetti l’ultimo lavoro della Bush fino ad Aerial nel 2005.
Questo creò il mito che Kate sia diventata una sorta di reclusa in quel periodo, periodo che invece dedicò alla crescita suo figlio, Bertie, piuttosto che alle attività musicali e promozionali.
Ma non è tornata indietro nella sua carriera ed è in seguito apparsa, apparentemente soddisfatta, da Michael Aspel, Terry Wogan e Leo Sayer per promuovere i nuovi singoli.
Già nel 1979 in tutta l’Inghilterra aveva ottenuto un visibilità sufficiente a garantire, dopo lunghe ed estenuanti prove e fin dalla prima serata ufficiale a Liverpool, il successo del fortunato Tour of Life.
La nostra “figlia del dottore” terribilmente educata, non avrebbe potuto essere più aperta e sincera con la telecamera all’uomo del Beeb. Riesce anche a non “colpirlo” quando gli chiede se potrebbe “arrendersi, sposarsi, sistemarsi e diventare una madre normale”.
Certo, in un certo senso, lo ha fatto, almeno per un po ma sicuramente non ha mai mollato.